Il Punto Franco di Trieste

Perché Trieste è speciale e unica

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No, non parliamo di Turismo, ma di vantaggi fiscali ed economici che possono derivare dall’aver scelto di lavorare a Trieste.

Il Porto di Trieste è un “punto franco” ovvero un luogo extraterritoriale dove si possono  effettuare molteplici operazioni in regime “speciale” ma meglio ancora dove esiste la possibilità di differire di ben 6 mesi il pagamento degli eventuali diritti doganali gravanti sulle merci, se non addirittura quella di sospendere tale pagamento fino al momento dell’importazione definitiva delle merci, ma cerchiamo ora di chiarire facendo alcuni esempi.

Essendo Trieste un punto franco, le merci in  arrivo da paesi terzi (Cina, Usa, Turchia ecc.)  potranno essere scaricate all’interno del porto  e fino al momento della decisione di immetterle in consumo (importazione definitiva) non sarà dovuto il pagamento di alcun diritto doganale (IVA, dazi, accise ecc.) e pertanto un cliente potrà far permanere le merci in porto (ovviamente con pagamento dello stoccaggio) fino al momento in cui non deciderà di importarle differendo ogni pagamento dovuto. E se un giorno l’importatore decidesse di rispedirle al mittente o rivenderle allo “stato estero”, non verserebbe alcun tributo o diritto sulle stesse. Un tanto permette valutazioni di opportunità commerciale con margini di tempo e opzioni ben maggiori rispetto ad  altri bacini logistici.

Ma ancora più economicamente appetibile è la possibilità di operare sul Punto Franco di Trieste con l’accensione di un conto scalare di garanzia, meglio noto come “conto di differito doganale” che permette di posticipare i diritti doganali previsti all’atto dell’importazione (IVA, dazio ecc.) di ben sei mesi dalla data dell’importazione pagando un interesse irrisorio per il loro differimento e con l’indubbio vantaggio di non dover versare eventuali tributi di confine all’atto dell’importazione preservando la liquidità, facendo così fronte all’IVA a debito con quella a credito che incasserà mettendo il prodotto in consumo.

Completiamo il quadro con una carrellata di “armi” a disposizione dei  clienti che decidono di operare sul Porto di Trieste.

  • Scarico delle merci senza applicazioni di diritti sino all’atto dell’importazione (senza operazioni doganali – vedi depositi doganali con prestazione di garanzia)
  • Differimento dei diritti doganali a sei mesi dall’importazione (compro, vendo, incasso e poi alla scadenza dei sei mesi pago i diritti dovuti)
  • Possibilità di molteplici interventi sulle merci sotto controllo doganale in punto franco con semplice autorizzazione (trasbordi ecc.)
  • Operazioni di deposito fiscale (assolvimento IVA con emissione Autofattura)
  • Hub intermodale integrato nel porto stesso
  • Tre sezioni operative territoriali, Punto Franco, Scalo dei Legnami e Retroporto di Fernetti
  • Maggiore hub Europeo per il traffico da e per la Turchia
  • Maggiore scalo per movimentazioni container

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